Attività di consulenza
Il Rilievo della Prova Scientifica nel Processo Penale
La prova scientifica ha assunto un ruolo di crescente rilevanza nell’ambito del processo penale, grazie all’evoluzione dei vari settori della scienza applicati all’investigazione. Questo progresso ha incrementato il peso probatorio delle indagini scientifiche, permettendo, attraverso tecniche sempre più sofisticate, di raggiungere con maggiore facilità quel grado di certezza necessario per l’accertamento della verità processuale.
Per prova scientifica si intendono tutti gli accertamenti che producono risultati utili per il processo e che richiedono, per il loro svolgimento, l’impiego di conoscenze tecnico-scientifiche.
Nel nostro codice di procedura penale vengono espressamente menzionate diverse tipologie di accertamenti scientifici, tra cui:
- Perizia psichiatrica (art. 70, co. 1, c.p.p.);
- Autopsia medico-legale (art. 116 disp. att. c.p.p.);
- Analisi di campioni biologici (art. 23 disp. att. c.p.p.);
- Rilievi dattiloscopici, fotografici e antropometrici (art. 349, co. 2, c.p.p.);
- Supporto di esperti di psicologia infantile (art. 498, co. 4, c.p.p.);
- Indagini informatiche (artt. 244, co. 2, 247, co. 1-bis, 254-bis, 352, co. 1-bis, 354, co. 2, c.p.p.).
Dattiloscopia Forense
La dattiloscopia forense rappresenta un settore cruciale delle indagini tecnico-scientifiche. Essa richiede il confronto tra le immagini dattiloscopiche archiviate nelle banche dati AFIS o APFIS (Automated Fingerprint-Palmprint Identification System) e i frammenti di impronte repertati dagli esperti sulla scena del crimine.
Questo lavoro si basa su un’analisi accurata e dettagliata dei frammenti dattiloscopici, che spesso non rappresentano immagini complete e richiedono una minuziosa opera di valutazione e confronto. Le difficoltà derivano dalla struttura stessa delle impronte, composte da creste e solchi interrotti da discontinuità, definite "caratteri particolari" o "punti caratteristici". Nel nostro sistema giudiziario, è necessario che siano individuati almeno 16 punti caratteristici per attribuire un’identità certa a un’impronta, condizione essenziale anche per la determinazione della colpevolezza.
In ambito di difesa penale, l’obiettivo può consistere nell’identificazione di un numero inferiore di punti caratteristici, riducendo così la possibilità di attribuire un’impronta con certezza al cliente.
Bloodstain Pattern Analysis (BPA)
In molti crimini violenti, la scena del crimine presenta tracce ematiche significative, derivanti sia dalle lesioni subite dalla vittima sia da eventuali ferite riportate dall’aggressore durante l’azione delittuosa.
In questo contesto, la Bloodstain Pattern Analysis (BPA) si rivela di fondamentale importanza. Questa disciplina consente di ricostruire la dinamica delittuosa, fornendo indicazioni sul “come” si sia sviluppato l’evento.
La BPA combina conoscenze di geometria, fisica, fisiologia e logica per analizzare le caratteristiche fisiche, le dimensioni e la distribuzione delle macchie di sangue. Attraverso questa analisi, è possibile formulare ipotesi sulle modalità di svolgimento del delitto.
Un’analisi dettagliata della scena del crimine, sia sul campo che mediante l’elaborazione delle fotografie fornite dai colleghi dei RIS o della Polizia Scientifica, è fondamentale per costruire una tesi solida e convincente da presentare in aula.